La ricomposizione corporea, cioè l’aumento della massa muscolare contestualmente alla perdita di grasso, è un obiettivo comune a molti uomini, che desiderano vedersi più in forma. Ma come si ottiene questo ambito risultato? Quale dieta è opportuno seguire? E per quanto tempo?
Più muscoli e meno grasso: è l’ambizione di molti uomini. In termini tecnici si chiama ricomposizione corporea e non è una chimera ma un traguardo realistico, se si è disposti ad accettare un cambio delle proprie abitudini alimentari. Uno sforzo giustificato non solo da positive ricadute estetiche ma anche da un notevole guadagno in termini di salute. Seguire un percorso di ricomposizione corporea significa puntare a un fisico più sano e funzionale, con benefici per molte parti dell’organismo, a partire dal cuore. Perché la sfida funzioni, però, bisogna capire bene di cosa si sta parlando. La ricomposizione corporea, infatti, è un argomento “alla moda” ma proprio per questo facile preda di informazioni sbagliate o fuorvianti. Meglio, quindi, capirne di più procedendo con ordine seguendo i tre quesiti principali: cos’è la ricomposizione corporea, come si ottiene, in quanto tempo.
Anche sulla dieta chetogenica girano molti falsi miti
Cos’è la Ricomposizione Corporea?
Per dare una definizione un po’ più approfondita di ricomposizione corporea, rispetto a quella già accennata, è bene fare una semplice e breve premessa che riguarda la struttura del corpo umano. In ogni organismo, è possibile rintracciare quattro elementi fondamentali che lo compongono: ossa, muscoli, grasso e organi. Sulle ossa e sugli organi, in termini di volume, non è possibil agire un granché. Quindi, quando si parla di ricomporre il proprio fisico, cioè di modificarne la composizione, si fa riferimento a un lavoro che interessa massa magra (o meglio anche massa muscolare, che ne è una componente) e massa grassa. Ancora più precisamente, operare una ricomposizione corporea significa aumentare i muscoli e diminuire il grasso, in modo che i primi rappresentino una percentuale maggiore del peso complessivo e il secondo una percentuale via via minore. È bene sottolineare come parlare di composizione corporea rappresenta un passo in avanti rispetto al soffermarsi sul solo peso. Prendiamo un esempio eclatante: due uomini che pesano 100 kg. il primo è un body builder, il secondo un sedentario che non fa sport. Per la bilancia sono identici ma è ovvio che non è così. Il culturista, infatti, ha verosimilmente una massa grassa molto bassa e non ha bisogno di alcuna ricomposizione. Il sedentario, invece, è probabilmente in sovrappeso perché ha una quota di grasso eccessivo. Ma cosa significa eccessivo? Diciamo che, per un uomo, la percentuale ideale di massa grassa dovrebbe attestarsi tra il 15% e il 20%.
Come si valuta la composizione corporea
Come si ottiene la ricomposizione corporea?
Se la definizione di ricomposizione corporea è semplice, meno agevole può rivelarsi la sua pratica. Non bisogna però pensare che si tratti di qualcosa di impossibile da realizzare. L’obiettivo di avere più muscoli e meno grasso è alla portata di ogni uomo, basta affidarsi agli strumenti giusti e non a promesse miracolose. E gli strumenti giusti sono essenzialmente due: dieta e attività fisica. Per quanto riguarda nello specifico l’alimentazione, ovviamente ci si può affidare a soluzioni diverse, ma senza dubbio la dieta chetogenica può rivelarsi una valida alleata. Infatti, la chetosi, cioè il meccanismo su cui si fonda questa strategia alimentare, induce il corpo umano ad utilizzare le riserve di grasso come fonte di energia, in assenza di zuccheri. In questo modo, si accelera il processo di diminuzione della massa grassa. Non basta, però, perché una keto diet adeguatamente calibrata (quindi con la supervisione di un professionista e non in modalità fai da te) è in grado di favorire la costruzione di nuovi muscoli e quindi l’aumento della massa magra (ovviamente se abbinata ad allenamento preferibilmente anaerobico).
Leggi anche l’approfondimento sul grasso viscerale
Quanto tempo ci vuole per vedere i risultati della ricomposizione corporea?
In conclusione, merita di essere affrontata la domanda che preme in tutti coloro che decidono di affrontare un percorso di ricomposizione corporea: quanto ci metterò a vedere i risultati? L’onesta intellettuale professionale impone di dare a questo quesito una risposta apparentemente evasiva (ma in realtà corretta): dipende. I tempi della ricomposizione corporea non possono essere determinati a priori, perché dipendono da una pluralità di fattori, a cominciare dalle condizioni fisiche di partenza, dallo stile di vita che si riesce a seguire, dalla presenza o meno di patologie specifiche, eccetera. Ecco perché affidarsi a un professionista è fondamentale. Sarà lui a prendere in considerazione tutte le variabili e a impostare una dieta personalizzata, magari potendo a quel punto sbilanciarsi un po’ di più sulle tempistiche.

Dott. Pietro Mignano
Biologo Nutrizionista e Farmacista