Nel trattamento dell’obesità infantile è fondamentale il ruolo dei genitori. L’Italia registra un numero crescente di bambini obesi o in sovrappeso, e il trattamento più efficace per questa condizione è quello psico-familiare. Mamma e papà devono essere esempio di comportamenti alimentari corretti, accompagnati dal supporti di medici esperti: un nutrizionista e uno psicologo e psicoterapeuta.

L’obesità nei bambini, un fenomeno in crescita anche in Italia

L’Italia è ancora lontana dai numeri degli Stati Uniti, ma l’obesità infantile è un fenomeno in preoccupante crescita anche nel paese culla della dieta mediterranea. Secondo gli ultimi dati, 2 bambini italiani su 10 sono in sovrappeso e 1 bambino su 10 è obeso. L’obesità infantile, inoltre, colpisce più i maschi che le femmine ed è più forte al Sud che nel resto dello stivale. Infine, sempre secondo i dati scientifici, un bambino in sovrappeso o obeso ha più possibilità di diventare un adulto con lo stesso problema.

Perché l’obesità è un problema. Non tanto per le sue caratteristiche dirette, quanto per le conseguenze negative che causa sulla salute generale. Sono (per fortuna) lontani i tempi in cui si credeva che qualche chilo in più addosso fosse sinonimo di salute. La realtà della scienza ci ha insegnato che è vero il contrario. Un bambino obeso può sviluppare diverse patologie, anche piuttosto serie:

  • Valori di glicemia elevati che possono configurarsi come prediabete (e poi diabete);
  • Trigliceridi e colesterolo alti che possono indurre problemi cardiovascolari;
  • Problemi cardiovascolari e ipertensione;
  • Steatosi epatica non alcolica;
  • Sindrome metabolica;
  • Problemi psicologici, come depressione, scarsa autostima e simili.

Il ruolo di famiglia e genitori nel trattamento dell’obesità infantile

Da questo quadro preoccupante nasce la necessità di correre i ripari. L’obesità infantile va trattata, un genitore non si può permettere di trascurarla pensando semplicemente che “passerà crescendo”. Ovviamente, però, va trattata tenendo in considerazione la particolarità del soggetto coinvolto, ovvero un bambino. Non un adulto, quindi, ma un minore che rischia di sviluppare frustrazioni molto pesanti se messo davanti a una dieta restrittiva, piena di proibizioni e che magari non porta neanche i risultati sperati in poco tempo.

Quando ad essere sovrappeso oppure obeso è un bambino, la chiave di volta per riuscire a farlo dimagrire sta in un trattamento multidisciplinare. Serve il supporto alimentare di un biologo nutrizionista, affiancato dall’intervento di uno psicologo e psicoterapeuta che punti al riadattamento delle abitudini alimentari. La cosa davvero importante è riuscire a far maturare nel bambino un approccio nuovo al cibo, sano e sereno.

In questo percorso, è centrale il ruolo della famiglia. D’altra parte, i figli mangiano ciò che i genitori preparano per loro. Un’osservazione che può sembrare banale ma è assolutamente vera. Quindi, tutti, a casa, devono approvare e supportare lo sforzo. Ogni singolo componente del nucleo familiare deve comprendere le difficoltà degli altri e impegnarsi per un cambiamento collettivo.

A coloro che si rivolgono allo Studio Mignano, ad esempio, viene proposto un trattamento di tre mesi, che ha come fulcro la forte sinergia tra alimentazione e psiche. L’iter è organizzato in incontri singoli e di gruppo (nucleo familiare) con i nostri professionisti, con lo scopo di ‘scardinare’ cattive abitudini e imparare a mangiare in modo corretto una volta per tutte.