Le lastre termografiche consentono di identificare la cellulite anche nei suoi stadi precoci, di analizzarla e di impostare i relativi trattamenti. Per questo motivo, sono un importante strumento da utilizzare durante la prima visita con il nutrizionista. Ecco nel dettaglio di cosa si tratta e come funzionano. 

Se si potesse stilare una classifica degli inestetismi più odiati dalle donne, è probabile che in vetta ci finirebbe la cellulite. Questa forma di adiposità localizzata, infatti, interessa circa il 90% delle donne e rappresenta per molte un forte motivo di imbarazzo e disagio. Non a caso, nella maggior parte di coloro che intraprendono un percorso di rieducazione alimentare c’è il desiderio di liberarsi della cellulite. Purtroppo, si tratta di un fenomeno molto complesso da contrastare, a cui bisognerebbe guardare soprattutto in ottica di prevenzione. Ciò non toglie, però, che un regime dietetico adeguato posso dare un grande mano nella gestione della cellulite. Per questo motivo, in sede di prima visita con il nutrizionista, tra gli altri esami, è utile effettuare anche rilevazione e studio della cellulite, magari mediante l’uso di lastre termografiche. Si tratta di uno strumento ancora poco conosciuto ma che vale la pena di approfondire.

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Cosa sono e come funzionano le lastre termografiche per la cellulite

Le lastre termografiche per l’analisi della cellulite sono dei fogli realizzati in cristalli liquidi microincapsulati che vengono applicati sulla superficie di quella parte del corpo in cui si ritiene sia presente la cellulite. In pochi secondi, le lastre si colorano con diverse gradazioni, rivelando le differenti temperature. A tali diverse temperature corrispondono altrettanti stati del microcircolo, che permettono di accertare la presenza o meno di cellulite, nonché il suo stadio. Le zone dove c’è la cellulite, infatti, sono caratterizzate da un minor funzionamento del microcircolo e quindi risultano più fredde. Il principio di funzionamento delle lastre è quello proprio di tutta la termografia: registrare il calore emesso dalla cute umana mediante radiazioni elettromagnetiche a infrarossi.

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I vantaggi dell’analisi della cellulite mediante lastre termografiche

Le lastre termografiche non sono certo l’unico metodo per individuare e studiare la cellulite. Ad esempio, è possibile ricorrere anche a specifiche ecografie. Di certo, però, il ricorso alla termografia presente indubbi vantaggi. I più rilevanti sono:

  • la rapidità e la facilità di utilizzo, che consentono di avere un quadro completo già durante la prima visita nutrizionale;
  • la precisione e l’accuratezza dei risultati, che permettono di identificare la cellulite in uno stadio estremamente precoce (quindi anche quando non ancora visibile) e di agire tempestivamente;
  • la capacità di fornire informazioni utili all’attuazione di una strategia personalizzata.

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