La frutta fa ingrassare? La risposta è sì. Il motivo? Contiene molti zuccheri. Ecco perché chi segue una dieta chetogenica deve avere alcune accortezze nel consumo di frutta, altrimenti rischia di mettere a repentaglio i risultati della dieta e quindi dei propri sforzi. Un tema delicato, che merita di essere approfondito.
Il rapporto tra frutta e diete low carb (tra cui anche la keto diet) è piuttosto turbolento. Chi si approccia per la prima volta con questo tipo di regime alimentare, infatti, si trova davanti una prescrizione piuttosto netta e insolita: consumare frutta con estrema moderazione o non mangiarla affatto. Un’indicazione che va controcorrente rispetto al pensiero comune, che invece invita a consumare frutta e verdura in grandi quantità, senza troppe remore, perché si tratterebbe di alimenti sempre benefici. Il motivo di questo divieto? La frutta fa ingrassare. Questa risposta, però, merita un approfondimento che la possa spiegare meglio. E nell’approfondire, è bene partire dal conoscere il contenuto di quello che comunemente chiamiamo frutta.
Conosci davvero bene la dieta chetogenica?
Da cosa è composta la frutta?
Sotto l’etichetta di frutta si incontrano cibi anche piuttosto diversi tra loro. Dal punto di vista del gusto e della composizione, si possono identificare quattro tipologie di frutta: quella zuccherina (come le banane), quella acidula (come gli agrumi), quella acidula – zuccherina (come mele e pere) e quella secca (come noci e nocciole). La principale componente della frutta è l’acqua, presente per una quota intorno all’85%. L’altro elemento presente è lo zucchero (cioè carboidrati). Fa eccezione solo la frutta secca, che ha anche una dose significativa di proteine. In tutti i frutti, poi, si trovano in abbondanza vitamine, fibre e sali minerali.
Perché mangiare frutta fa ingrassare?
Il motivo per cui la frutta fa ingrassare ed è sconsigliata a chi pratica una dieta chetogenica è proprio l’elevato quantitativo di carboidrati che contiene. La presenza di zuccheri è talmente importante da far passare in secondo piano tutte le sostanze positive che pure ci sono nei frutti. Basti pensare che 100 grammi di banana contengono ben 20 grammi di carboidrati. Poco migliore la situazione dell’uva (16 grammi) o delle mele e delle pere (12 grammi). Da questi numeri è facile rendersi conto che, se si hanno a disposizione sono 20 grammi di carboidrati netti al giorno, come avviene in keto diet, per superare la soglia bastano pochi morsi del proprio frutto preferito. Tra l’altro, parlando di valori nutrizionali della frutta, è bene precisare come questa tipologia di alimento sia profondamente cambiata nel tempo, proprio in virtù dell’intervento umano nelle coltivazioni, che ha cercato renderla più gustosa (quindi con più zuccheri e meno fibre). La frutta che mangiamo oggi, disponibile in tutte le stagioni e in abbondanza, non ha nulla a che vedere con quella di cui si nutrivano i nostri avi, che l’avevano a disposizione solo per alcuni mesi.
Leggi perché i carboidrati fanno ingrassare
Frutta e diete low carb, come comportarsi?
Quindi, come deve regolarsi chi ha scelto di seguire la dieta chetogenica? La soluzione migliore è eliminare drasticamente la frutta dalla propria alimentazione. Soprattutto nelle prime settimane di keto diet, un approccio così netto aiuta a liberarsi dagli effetti della dipendenza da zuccheri. Se però proprio non si riesce a fare a meno della frutta, allora è bene moderarsi e soprattutto puntare su delle varietà che contengono pochi zuccheri, come i frutti di bosco, agrumi o frutta secca.
Leggi l’elenco della frutta consigliata in chetogenica

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Dott. Pietro Mignano
Biologo Nutrizionista e Farmacista