La ketoflu, o influenza chetogenica, è un insieme di sintomi associato all’inizio della ketodiet e del processo di chetosi. Si tratta di disturbi fastidiosi ma non preoccupanti, che possono essere annoverati tra gli effetti collaterali di un’alimentazione chetogenica. Nulla di grave, ma che si può contrastare con qualche semplice rimedio.
Per la maggior parte delle persone, scegliere di iniziare un’alimentazione chetogenica significa affrontare una trasformazione davvero radicale nel proprio modo di mangiare. Culturalmente, infatti, viviamo immersi in un contesto che dà grande peso ai carboidrati. Basta pensare a quanta pasta e quanto pane finiscono quotidianamente sulle tavole di milioni di italiani. La ketodiet, invece, essendo una dieta rigorosamente low carb, richiede il drastico abbassamento di questo consumo, addirittura fino ad un massimo di 20 grammi di carboidrati netti assunti in un giorno. Questo passaggio impone al corpo un cambiamento nella scelta della fonte di energia utilizzata: non più gli zuccheri ma i grassi (chetosi). Un cambio che, però, richiede anche adattamento e può non essere completamente asintomatico.
I vantaggi di una dieta low carb
Cos’è la ketoflu?
Il termine ketoflu, traducibile in italiano come influenza chetogenica, indica proprio quell’insieme di disturbi che il fisico avverte quando entra in chetosi. I principali sintomi di questo malessere sono:
- stanchezza generalizzata;
- stitichezza (alternata a episodi di diarrea);
- crampi muscolari;
- mal di testa;
- mal di ossa.
Gli effetti collaterali della dieta chetogenica
L’influenza da chetosi è pericolosa?
Ovviamente, quelli elencati non sono sintomi piacevoli. Allo stesso tempo, però, è bene specificare che la ketoflu non è affatto pericolosa. Tra l’altro, tali disturbi si manifestano solamente in una persona su tre e generalmente si tratta di donne o uomini fuori forma fisica o metabolica, molto sedentari, in condizione di sovrappeso o di obesità, o che hanno alle spalle un trascorso di diete ipocaloriche. Inoltre, questi fastidi non si verificano mai tutti insieme e sono comunque destinati a sparire nell’arco di 4 o 5 giorni. Il tema dell’influenza chetogenica, quindi, non deve destare preoccupazione in chi decide di intraprendere questo percorso alimentare e non costituisce un ostacolo.
Come combattere l’influenza chetogenica?
Pur non essendo gravi, i sintomi della ketoflu non sono piacevoli. Quindi, è lecito chiedersi se sia possibile fare qualcosa per evitare che si manifestino. Purtroppo no, almeno in termini di prevenzione. Infatti, non si può sapere in anticipo se l’organismo reagirà con fastidio alla chetosi e con quale intensità. Ci sono, però, degli accorgimenti che possono ridurre l’impatto. In primo luogo, durante i primi giorni di ketodiet è consigliabile stare a riposo ed evitare di fare sport. Per contrastare gli abbassamenti di pressione, poi, si può abbondare un po’ con il sale da cucina (ma non se si è ipertesi o cardiopatici) oppure preparandosi del buon brodo di carne (che reintegra i liquidi persi con l’eccesso di diuresi, tipico della chetosi). Allo stesso scopo, risulta utile bere molta acqua. Contro i crampi, invece, si rivela molto efficace l’avocado, ricco di magnesio. In generale, però, la regola d’oro è sempre una: non intraprendere mai una dieta chetogenica da soli ma sempre con la consulenza di un nutrizionista.

Dott. Pietro Mignano
Biologo Nutrizionista e Farmacista