Il digiuno intermittente 16/8 è la versione più accessibile di questa antica ed efficace pratica di benessere. Per questo motivo, la formula delle 16 ore è quella scelta dalla maggior parte delle persone che si approcciano per la prima volta al digiuno. Per ottenere risultati, però, bisogna imparare a gestirla bene e non focalizzarsi su quanti kg si possono perdere ma su quanti benefici si regaleranno al proprio corpo.

Del digiuno intermittente e dei suoi benefici abbiamo già parlato in un altro approfondimento. Stavolta, invece, andiamo più nello specifico e vediamo nel dettaglio il digiuno 16/8. L’intermittent fasting, infatti, può essere praticato in vari modi, con crescenti gradi di difficoltà. La distinzione principale è tra digiuno breve (entro le 24 ore, con due possibili opzioni:16/8 e 20/4) e digiuno lungo (oltre le 24 ore). Questa seconda opzione, però, la sconsiglio a chi si approccia per la prima volta a questa pratica e anche a chi assume diversi farmaci.

Cos’è il digiuno 16 ore e come funziona

Il digiuno 16/8 appartiene al primo gruppo, cioè quello dei digiuni che durano meno di 24 ore. Nello specifico, il digiuno dura 16 ore, mentre 8 sono le ore della finestra temporale durante la quale si può mangiare. Non è importante quando inizia e quando finisce questa finestra, purché ci si astenga rigorosamente dal cibo nelle restanti. Questo permette di adattare il digiuno alle proprie esigenze, magari legate al lavoro, o alle preferenze alimentari. Ad esempio, si può decidere di consumare i propri pasti tra le 12 e le 20 di sera, saltando quindi la colazione. Oppure, viceversa, si può scegliere di mangiare dalle 8 alle 16, rinunciando alla cena. Personalmente, consiglio questa seconda soluzione, perché la sera il metabolismo rallenta. Anche la divisione dei pasti è abbastanza libera, ma è preferibile consumarne due o tre (colazione-spuntino-pranzo, oppure pranzo-spuntino-cena).

Cosa mangiare (e non mangiare) durante il digiuno intermittente 16/8

Durante le 16 ore di digiuno si devono evitare totalmente i cibi solidi. Allo stesso tempo, è consigliato bere molti liquidi: acqua, in primo luogo, ma anche thè, tisane e caffè. Molto indicate anche le bevande calde, utili per ridurre il senso di fame, perché distendono le pareti gastriche.
Le 8 ore dedicate al cibo, invece, non prevedono prescrizioni particolari e non bisogna stare li a contare le calorie. Piuttosto, meglio preoccuparsi della composizione degli alimenti, prediligendo quelli che contengono proteine e grassi insaturi. Sono benvenuti, quindi, carne, pesce, uova e verdure di stagione. Da non disdegnare anche un buon brodo, che reintegra i sali minerali. In generale, poi, ritengo spesso opportuno l’uso di integratori in chi pratica il digiuno.

I benefici del digiuno 16 ore

Pur essendo la versione più semplice di dieta del digiuno, l’astensione dal cibo per 16 ore permette di godere dei vantaggi proprio del digiuno intermittente.

Ovviamente il primo e più ambito effetto è la perdita di peso. Ma non chiedete quanti kg si perdono con il digiuno intermittente 16 ore, perché non c’è una risposta univoca che vale per tutti. Di sicuro, la bilancia scende. Questo avviene per due motivi: la diminuzione dell’assunzione calorica e un cambio nella risposta insulinica. Allo stesso tempo, non si corre nessun pericolo di perdita della massa muscolare.

Contrariamente a quanto potreste pensare, sottoporsi a digiuno non rende più stanchi ma, al contrario, aumenta l’energia. Pensateci un attimo: vi siete sentiti più stanchi dopo il pasto di Natale oppure in un giorno in cui, per il tanto lavoro, vi siete trovati a saltare il pasto? Sono certo che in quest’ultima situazione vi sentivate più sotto pressione e più lucidi.

C’è poi da considerare l’impatto positivo del digiuno intermittente sul metabolismo. Infatti, quando l’apporto di cibo scende a 0 (durante il digiuno) l’organismo non può fermare il metabolismo basale ma deve, al contrario, incrementarlo, per consentire al nostro corpo di attingere al “combustibile”, che non è più è più costituito dagli alimenti ma dal grasso corporeo.

Infine, è fondamentale sottolineare che la pratica del digiuno intermittente permette anche di controllare meglio le patologie connesse con sovrappeso e obesità.

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