Il reflusso gastroesofageo è un disturbo piuttosto fastidioso che può trovare sollievo se si adotta una dieta adeguata e dei corretti stili di vita. Ma qual è la dieta migliore per il reflusso? Cosa bisogna mangiare e cosa evitare? Un’alimentazione chetogenica può andare bene? Vediamolo in questo articolo di approfondimento.
Chi soffre di reflusso gastroesofageo sa bene quanto questo disturbo possa essere insopportabile, soprattutto quando da episodico si trasforma in costante e quindi in malattia da reflusso. Tra l’altro, è una patologia molto più diffusa di quanto si possa pensare, soprattutto tra le persone con più di 45 anni. Il 50% di color che hanno il reflusso acido, infatti, rientra in questa fascia di età. Inoltre, è un problema molto diffuso anche tra le donne in gravidanza. Il trattamento spesso è farmacologico. In realtà, però, alimentazione e abitudini di vita giocano un ruolo fondamentale sia nella prevenzione che nel controllo delle manifestazioni del reflusso.
Cos’è il reflusso gastroesofageo
Da un punto di vista medico, il reflusso gastroesofageo è il fenomeno di risalita del contenuto acido dello stomaco nell’esofago. Ecco perché, nel gergo comune, si parla anche di reflusso acido o acidità gastrica. Episodi di reflusso possono verificarsi sporadicamente, magari in concomitanza di pasti molto abbondanti o a base di alimenti particolarmente pesanti. In questo caso, il fastidio è circoscritto nel tempo e quindi facilmente superabile. Diverso, invece, è il caso della malattia da reflusso, che si ha quando questa presenza acida si ripete con costanza. È in circostanze del genere che diventa fondamentale correre ai ripari e arrestare o almeno alleviare il problema.
Sintomi della malattia da reflusso
Come ci si rende conto di soffrire di reflusso? I sintomi sono ben riconoscibili e piuttosto fastidiosi. Il principale è il bruciore alla bocca dello stomaco, a volte talmente forte da generare dolore localizzato (simile a una fitta). Possono poi verificarsi episodi di rigurgito. Infine, la scienza ha studiato tutta una serie di sintomi associati al reflusso ma meno specifici, come asma, tosse cronica, infiammazioni della laringe.
Cause del reflusso
Anche sotto il profilo delle cause del reflusso, si possono identificare molteplici fattori scatenanti. Individuare quello corretto è il modo migliore per arrivare a una diagnosi compiuta e quindi ad una terapia. Un ruolo chiave lo possono giocare i fattori anatomici, come l’ernia iatale o la chiusura imperfetta dello sfintere, o funzionali, come eccessive secrezioni gastriche o prolungato ristagno di cibo nello stomaco. Anche l’assunzione continua e massiccia di alcuni farmaci può provocare reflusso. Le cause principali del disturbo, però, restano collegate all’alimentazione e allo stile di vita. Non a caso, questa patologia è molto frequente tra le persone con problemi di obesità.
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Dieta per reflusso e corretto stile di vita: i consigli da seguire
Per questo motivo, curare la dieta e controllare le abitudini quotidiane è ancora più importante se si soffre di reflusso gastroesofageo. Ci sono alcuni cibi particolarmente consigliati ed altri che andrebbero evitati. Ciò che più conta, però, è l’equilibrio complessivo così come le modalità di consumo dei pasti.
Come mangiare
Nell’indicare le “buone pratiche” anti-reflusso, quindi è bene partire dal “come si deve mangiare”. Ecco alcuni consigli pratici:
- mangiare poco ma spesso: i piccoli pasti sono da preferire alle grandi abbuffate;
- nelle ore pomeridiane e serali consumare prevalentemente cibi leggeri;
- fare attenzione alla masticazione, che deve essere lenta e lunga;
- non sdraiarsi a letto poco dopo aver consumato i pasti, l’ideale sarebbe far trascorrere almeno un paio di ore;
- evitare il consumo di cibi e bevande troppo caldi o troppo freddi.
Cosa non mangiare
Se è vero che la cosa fondamentale non è cosa si mangia ma come, è altrettanto vero che, chi soffre di reflusso, è meglio non abusi di determinati cibi. Ad esempio:
- frutta e verdura a contenuto particolarmente acido (pomodoro, arancia, kiwi, ananas, eccetera);
- cioccolato;
- caffè;
- spezie;
- bibite gassate.
Cattive abitudini
Ultimo capitolo: le cattive abitudini. Qui c’è poco da dire, visto che i nemici sono sempre gli stessi e ben conosciuti: fumo e consumo eccessivo di alcol.
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Dieta chetogenica e reflusso: ecco perché fa bene
In chiusura, visto l’ampio spazio dedicato giustamente all’alimentazione corretta contro il reflusso, è opportuno dedicare un paragrafo alla dieta chetogenica e al suo rapporto con questa patologia. Può essere la keto diet una soluzione in grado di contrastare il reflusso gastroesofageo? La risposta è sì, almeno a dar retta a diversi studi scientifici.
Man mano che le ricerche sul tema si moltiplicano, infatti, emerge sempre più chiaro il profilo dei colpevoli che scatenano l’acidità gastrica: i carboidrati. Un’indicazione che ha solide basi anche se va in contrasto con quanto sostenuto da molti medici in passato. Navigando sul web e digitando le fatidiche parole chiave “dieta reflusso gastrico”, infatti, si finirà per incappare in molti articoli che incolpano di questo disturbo i grassi e consigliano di eliminarli dalla dieta. La colpa, però, non è dei grassi, ma, come anticipato, dei carboidrati e dell’interazione che questi innescano con il materiale lipidico. Non a caso, alcune sperimentazioni hanno permesso di osservare come, sposando diete low carb, anche in presenza di un alto quantitativo di grassi ingeriti, gli episodi di reflusso tendono a scomparire o ad attenuarsi notevolmente. Inoltre, è bene sottolineare che gli effetti benefici della keto diet sul reflusso gastrico sono legati alle proprietà antinfiammatorie di questo tipo di alimentazione, grazie alla bassa presenza di zuccheri.

Dott. Pietro Mignano
Biologo Nutrizionista e Farmacista