La dieta chetogenica con pasti sostitutivi e integratori in bustine è molto diffusa. Barrette e prodotti simili, infatti, semplificano il lavoro di chi vuole mettersi a dieta, e danno l’impressione di tenere tutto sotto controllo. Ma funzionano davvero? È meglio una chetogenica con pasti sostitutivi e bustine di una keto diet con alimenti veri?
Negli ultimi anni la dieta chetogenica ha conosciuto una crescente popolarità, come dimostrano le migliaia di pagine online che le vengono dedicate. Questa fama ha comportato da una parte la nascita di molti falsi miti senza fondamento scientifico destinati a screditarla, dall’altra il proliferare di soluzioni magiche che propongono una keto diet senza sforzi con risultati miracolosi. Il rischio di questi opposti estremismi è che si perda di vista ciò che la chetogenica è veramente, cioè un regime alimentare molto efficace e salutare, ma che deve essere impostato da un nutrizionista esperto e che bisogna seguire in modo intelligente. Pazienza e costanza sono le vere alleate di chi vuole perdere peso, modellare il proprio corpo e garantirsi un benessere duraturo. Ecco perché è consigliabile sempre scegliere approcci low carb che prevedano il consumo di cibo “vero”, piuttosto che proposte di chetogenica con pasti sostitutivi o con bustine, di cui ora parleremo meglio.
Dieta chetogenica con pasti sostitutivi
L’abitudine di affrontare una dieta sfruttando i pasti sostitutivi è piuttosto comune e non riguarda solo la keto diet. I pasti sostitutivi, infatti, risultano molto comodi, soprattutto per chi non ha dimestichezza con la cucina o ha poco tempo da dedicargli. È molto più semplice infilare in borsa una barretta proteica invece che preparare un pranzo veloce da consumare in ufficio. D’altra parte, i pasti sostitutivi facilitano (o danno l’impressione di farlo) il lavoro mentale che bisogna fare per immaginare un pasto bilanciato secondo i dettami dell’alimentazione chetogenica. Mando giù un bel budino preconfezionato e mi sento sicuro di avere assunto esattamente i nutrienti previsti dal mio piano alimentare.
Dieta chetogenica con bustine
Discorsi analoghi valgono anche per le bustine, che in un certo senso rappresentano l’estremizzazione di questa semplificazione. Le bustine di integratori per la chetogenica, infatti, sono delle polverine da sciogliere in acqua che hanno lo scopo di fornire una miscela amminoacidica equilibrata capace di indurre e rafforzare il processo di chetosi. Questo tipo di approccio si sposa spesso con proposte come quella della dieta chetogenica dei 21 giorni, cioè con programmi dimagranti che fanno della velocità di perdita del peso il loro punto di forza.
Alimenti vietati e concessi nella keto diet
La keto diet con cibo “vero”
Alla luce di quanto detto, è possibile provare a rispondere ad una domanda più che lecita: la dieta chetogenica fatta utilizzando pasti sostitutivi o bustine di integratori è migliore o peggiore della keto diet che non si avvale di questi supporti? Condannare in modo assoluto questi approcci è sbagliato, soprattutto quando correttamente impostati da un nutrizionista. Che possano dare risultati soddisfacenti è vero, così come è vero che possono semplificare la vita di chi sceglie con fatica di mettersi a dieta. È altrettanto innegabile, però, che pasti sostitutivi e bustine portino con sé delle controindicazioni che li rendono comunque una soluzione non ottimale.
In primo luogo, è necessario sottolineare che affidarsi a questi supporti porta generalmente a impostare una dieta chetogenica ipocalorica e iperproteica (quindi non proprio una keto diet rigorosa, che dovrebbe invece essere iperlipidica e normoproteica). Questi due elementi insieme hanno l’effetto di rallentare il metabolismo e questo rende molto concreto il rischio di recuperare i chili persi (anche con gli interessi) non appena si interrompe la dieta.
C’è poi da tenere in considerazione l’aspetto legato al gusto. Barrette e prodotti affini hanno spesso sapori molto forti, che per alcuni risultano addirittura nauseanti. Difficile immaginare di consumarle per lungo tempo senza stancarsi. O senza assuefare il proprio palato ad un’alimentazione piatta e monotona. Senza contare il fatto che sono anche prodotti piuttosto costosi.
Da un punto di vista medico e nutrizionale, però, il vero difetto della chetogenica con bustine o pasti sostitutivi è un altro: la totale rinuncia ad un approccio che favorisca una reale educazione alimentare. Ciò che fa la differenza quando si inizia una dieta è la capacità di cambiare mentalità, di scoprire un nuovo rapporto con il cibo e con la cucina. Significa imparare a fare la spesa, a scegliere le pietanze, ad assemblare gli ingredienti. Un lavoro culturale profondo che è ciò che resta per sempre, anche dopo che si è interrotto il piano alimentare. Tutto ciò viene a mancare se ci si abitua a soluzioni “sintetiche” per sostituire gli alimenti “veri”.
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Dott. Pietro Mignano
Biologo Nutrizionista e Farmacista