Nel trattamento dell’amenorrea, cioè la condizione di assenza di ciclo mestruale nelle donne, può essere molto utile l’adozione di una dieta specifica. L’alimentazione, infatti, gioca un ruolo fondamentale nel contrastare questa patologia, soprattutto quando si tratta di amenorrea ipotalamica o causata da sindrome dell’ovaio policistico. In questo articolo, vediamo cosa mangiare preferibilmente in caso di amenorrea e il possibile ruolo di una dieta chetogenica.

Cos’è l’amenorrea e quali sono le cause dell’assenza di ciclo mestruale

In medicina, con il termine amenorrea si indica l’assenza di mestruazioni nelle donne in età fertile (che quindi dovrebbero avere un ciclo regolare). L’amenorrea può essere primaria, quando non c’è mai stato il primo ciclo, o secondaria, quando le mestruazioni, prima presenti, scompaiono per almeno sei mesi. Questa patologia può essere accompagnata anche da altri sintomi, come cute e cuoio capelluto grassi, eccessiva presenza di peli sul corpo, caduta dei capelli, fino anche all’infertilità. Tutte manifestazioni piuttosto fastidiose, che rendono evidente come la cura dell’amenorrea sia necessaria per le donne che ne soffrono. 

Per approntare la risposta medica più corretta ed efficace, però, è necessario indagare e conoscere le origini dell’amenorrea. Le cause principali di questo disturbo sono:

  • anomalie congenite dell’apparato riproduttore;
  • anomalie genetiche (come nel caso di pazienti che soffrono di sindrome di Turner);
  • assunzioni di farmaci antipsicotici, antidepressivi, antipertensivi e chemioterapici;
  • stress
  • squilibri ormonali (come nel caso delle donne che soffrono di sindrome dell’ovaio policistico, di ipotiroidismo o di ipertiroidismo).

Nelle ultime due ipotesi, cioè l’amenorrea da stress e da squilibri ormonali, questa fastidiosa malattia può essere trattata anche con il supporto di un corretto regime alimentare. La dieta, infatti, può aiutare l’organismo a superare le difficoltà fisiche dovute a periodi della vita piuttosto impegnativi, così come può collaborare a tenere sotto controllo i livelli ormonali. 

Alimentazione e ciclo mestruale: un legame a doppio filo

Prima di vedere nel dettaglio cosa mangiare contro l’amenorrea, è utile soffermarsi a spendere poche parole sul rapporto tra alimentazione e ciclo mestruale. Un legame che si potrebbe definire a doppio filo. Da una parte, infatti, come già anticipato, la giusta dieta aiuta a regolarizzare le mestruazioni. Allo stesso tempo, però, il manifestarsi di problemi nel ciclo può rappresentare una chiara spia di disturbi alimentari. Non è raro, infatti, osservare casi di amenorrea o di mestruazioni irregolari nelle donne che soffrono di anoressia o anche nelle sportive che sono portate ad avere una bassa percentuale di massa grassa e si sottopongono a faticosi regimi dietetici, combinati con pesanti allenamenti. Questo conferma come l’alimentazione sia davvero uno dei più importanti fattori di salute e benessere, da tenere sempre sotto controllo.

Cosa mangiare contro l’amenorrea: le potenzialità della dieta chetogenica (h2)

Venendo al caso specifico dell’assenza di ciclo mestruale, proviamo a rispondere alla domanda centrale di questo articolo: cosa mangiare per l’amenorrea? La risposta può essere trovata proprio tra le regole base della dieta chetogenica, che infatti risulta particolarmente indicata anche nel trattamento dell’ovaio policistico. L’obiettivo, infatti, in entrambe i casi è tenere basso il livello di insulina presente nel sangue, impostando un regime alimentare ipoglicemico. L’approccio low carb, che minimizza i carboidrati assunti giornalmente, è perfetto per raggiungere questo scopo. Inoltre, l’alto quantitativo di grassi tipico della keto diet gioca un ruolo altrettanto importante, perché questi nutrienti sono essenziali nel mantenere l’equilibrio ormonale ed endocrino.

Volendo quindi stilare una lista non esaustiva dei cibi da consumare per contrastare l’amenorrea e regolarizzare il ciclo mestruale si possono elencare i seguenti: carne e pesce (soprattutto con buone quantità di grassi), uova, formaggi, latte e yogurt interi, legumi, verdure, olio extravergine di oliva, frutta secca.

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